sabato 6 agosto 2011

Lo sguardo.

Fu il tuo sguardo che mi fece sperare,
fu il tuo sguardo mi fece respirare,
io che non amavo la vita,
io che pensavo fosse finita.

Fu il tuo sguardo che mi fece risvegliare,
fu il tuo sguardo che mi fece riaffiorare,
io che camminavo solitaria,
io che arrancavo l'aria.


Fu il tuo sguardo che mi fece uscire,
fu il tuo sguardo che mi fece risalire,
io che sono sempre stata un puntino tra folla,
io che non mi accorgevo di poter essere farfalla.

Fu il tuo sguardo che mi fece sentire protetta,
fu il tuo sguardo che mi fece sentire sorretta,
io che ero analfabeta d'amore,
io che ti ho trovato nel cuore.

venerdì 5 agosto 2011

Io

Sono un soffio di vento,
sono la guerra e la pace,
sono il rumore e il silenzio,
sono il trambusto e la quiete.

Sono tutto ciò che vive,
sono greve e leggero,
sono ardito e timoroso,
sono astuto e ingenuo.

Sono la fine dell'inizio,
sono la rinascita e il declino,
sono l'esistenza e la scomparsa,
sono il nemico e l'amico.

Sono un soffio di vento,
mi avvicino lentamente,
così tenue, quasi impercettibile,
questo sono io, un compagno devoto.

Impercettibile.

Una leggera brezza mi sfiorò d'un tratto,
piano piano, accarezzando, delicata, la mia pelle.

Quasi come se volesse consolarmi,
quasi come se conoscesse la mia catalessi,
quasi come se cercasse di farmi respirare ancora,
quasi come sospirasse di riprendermi da quella notte.

La forza mi abbandonò sempre di più,
il mio fiato fu sempre più fievole.

La mia mente era distante, quasi irreale, solitaria,
fu come non esserci più,
fu come non essere mai esistita,
fu come perdere me stessa.

Questa sensazione durò a lungo, svanii, smarii nel buio,
nemmeno l'impalpabile brezza mi fece tornare.

giovedì 4 agosto 2011

Quella sottile linea dell'inquietudine.

Posso sentirti, anche se siamo lontani, anche se siamo diversi, anche se siamo contorti, io ho bisogno di te.
Non ho la forza di immaginare la vita senza di te, potrebbe spezzarsi da un momento all'altro la mia speranza.
Si, la speranza di vivere meglio, di non cadere nel baratro, di non provare quel vuoto che nessuno dovrebbe toccare.
Posso sentirti, anche in momenti come questo, anche quando non rispondi, anche se so che sei tu a spingermi in fondo, io ho bisogno di te.
Non so spiegare il motivo del mio dolore, non credo si possa spiegare l'amore. E' come una ferita, stai male, sanguini e speri di guarire, ma non credo che si possa guarire mai.
Posso sentirti, anche se non rispondi, anche se fai finta di nulla, anche se ti perdi nei tuoi pensieri e non ascolti i miei, io ho bisogno di te.
Non farmi cadere, non farmi soffrire, è la sofferenza che mi porta da te. La solitudine è un privilegio, ma mi logora dentro, mi fa provare l'immensità della fine.
Ho paura di non andare avanti, di abbandonarmi a me stessa, di non riuscire a controllare la mia malinconia.
Tu ci sei, persisti e resisti, e io mi nutro di te, non posso fare altro, io ho bisogno di te.
La vita è esattamente come la morte, inaspettata.
Non mi aspettavo di nascere e aspetto la mia fine, posso fingere di non pensarci, la mia mente è un vortice di pensieri, forse cattivi, forse pazzi, forse turbolenti ma sono la mia quiete, la mia energia.
Posso sentirti, sei lì racchiuso nel tuo guscio, con i miei stessi timori e la paura della paura.
Voglio la libertà di esprimermi, di cadere e di non rialzarmi, di lasciarmi andare e raggiungere la mia pace.
I miei tormenti non passano mai, si nascondono, ma li sento, sono la spina del mio cuore, il mio peccato.
Ho raggiunto ciò che volevo, la perdita del controllo, la perdita della mia mente forse.
Posso sentirti, mi sei accanto.